Distinguersi dalla concorrenza con le scrivanie angolari di design
Arredare l’ufficio con una scrivania ad angolo design per stupire i clienti
In ufficio il ruolo dell’arredamento va ben oltre i meri aspetti funzionali. I tavoli, le sedie, le stampe appese alle pareti e persino le lampade sulle scrivanie: tutto concorre alla formazione dell’immagine aziendale, che deve trasmettere i valori associati al brand. Ma anche colpire il cliente, per lasciare nella sua memoria un ricordo vivido e duraturo. Ed è in questo senso che le scrivanie angolari di design risultano particolarmente utili.

Forme inusuali e colori inaspettati consentono di distinguersi attraverso l’arredamento, che diventa a tutti gli effetti un mezzo di comunicazione e di promozione aziendale. Come scegliere il modello giusto? Partendo da un’analisi del brand e dei valori ad esso associati. È essenziale infatti che l’arredo di design sia perfettamente in linea con la filosofia aziendale.
Per una realtà che punta su attenzione all’ambiente ed ecosostenibilità, ad esempio, sono indicate scrivanie angolari di design con forme e colorazioni che richiamano elementi naturali. Mentre un’attività che ha fatto dell’avanguardia tecnologica il proprio cavallo di battaglia dovrebbe puntare su scrivanie dalle linee pulite e minimali. Meglio se associate a colori freddi o neutri.
Ci sono poi le scrivanie ad angolo con piano in vetro, che hanno il vantaggio di adattarsi a molteplici contesti, conferendo all’ambiente un tocco elegante.
Stile e comfort a lavoro: quando la scrivania design è anche ergonomica
Nelle scrivanie angolari di design l’estetica è fondamentale, ma non è l’unico aspetto rilevante. Distinguersi dalla concorrenza attraverso l’arredamento non significa infatti scendere a compromessi in fatto di comfort, essenziale sul posto di lavoro.
Prima di acquistare una scrivania di design è quindi consigliabile valutarne alcuni aspetti funzionali. I materiali dovrebbero essere resistenti e durevoli, come legno, vetro o metallo. Inoltre la struttura dovrebbe soddisfare i criteri di ergonomia fissati dalla normativa vigente, ossia dalla norma EN 527-I del 2011 e dal decreto legge 81/2008.

Nello specifico, il piano della scrivania dovrebbe trovarsi a circa 70-75 cm dal pavimento e lo spazio sotto il tavolo dovrebbe essere sufficiente a muovere comodamente le gambe. Tra le ginocchia e il piano di lavoro la distanza minima prevista è di 30 cm.
Perché la postura alla scrivania sia corretta, anche la posizione del tavolo rispetto alla schiena è rilevante. Il piano dovrebbe trovarsi esattamente all’altezza dei gomiti, in modo da appoggiarvi comodamente le braccia. Una questione che potrebbe sembrare marginale, ma ha un’incidenza rilevante sul benessere della schiena, perché consente di alleviare la tensione su spalle e collo.